Scrittrice italiana. Autrice di novelle e racconti, alcuni anche in dialetto, fu
una delle migliori rappresentanti della letteratura campagnola, tra realismo,
retorica populista e paternalismo. La sua scrittura, spesso incline al dialetto,
si mostra tuttavia sempre sobria e rivela un atteggiamento di sincera e
appassionata adesione alle tematiche trattate. Dopo l'esordio con alcune novelle
pubblicate sulla "Favilla" di Trieste, la
P. pubblicò un volume di
Racconti (1858), seguito dai due volumi di
Novelle scelte (1880) e
dalle
Novelle popolari edite e inedite (1883). Postumi uscirono gli
Scritti friulani (1929), nei quali, tuttavia, la scrittrice non seppe
resistere alla tentazione di un eccessivo romanticismo populista (San Lorenzo di
Soleschiano, Udine 1812-1887).